venerdì 8 aprile 2016

Chiaro



Nella giornata di ieri frugo tra la montagna di cd sparsi tra casa e garage, per trovare qualcosa che si abbini allo stato malinconico in cui verso in questo periodo.
Ne trovo uno, non ha astuccio, non ha titolo perché è il solo ad essere un cd masterizzato.
Presenta un taglio su un angolo, penso allora che non funzioni più.
Incuriosita lo inserisco nel lettore dell' auto, inizio gli spostamenti giornalieri e lui funziona, ancora.
La musica mi coglie di sorpresa, è Gigi D'Alessio.
Non è il mio genere, ma a volte le canzoni sono come i libri, ti cercano loro al momento opportuno

E' pura sensazione 
la avverto come se 
scoppiasse il mondo adesso 

Ricordo come è arrivato quel cd tra le mie mani.
Era un' estate di un paio di anni fa.
Ero sul solito lettino del solito lido che mi ospita ogni estate, si avvicina un ragazzo di colore con il solito zaino nero e un po' logoro che propone alcuni libri


E' tutto un po' scontato 
niente ormai ci da allegria 
è tutto programmato. 

Provo subito a liberarmene come fosse sabbia residua sul corpo asciutto.
Insiste e mi spiega che quei libri li ha scritti lui, mi si siede affianco e me ne porge uno.
Questo sono io, dice, è la mia storia, la mia vita.

Chiaro 
come neve che si scioglie 
al sole stai bagnando tu 
le nostre pene e continui 
a dire che va bene 

E' entusiasta e l' entusiasmo non si spegne.
Non credo molto in quel libretto dalla legatura semplice, non brossurato, cucito alla meno peggio, ma se parla di lui, e lui vuole che sappia chi lui sia, è bene non deludere le attese.
Mantengo le mie perplessità, ma acquisto il libro

e la noia ci fa stare insieme 
Va a distruggere le nostre sere 
Ma continui a dire che va bene.

Inizio la lettura seduta stante e trovo un linguaggio molto chiaro e scorrevole.
E' vero, lui parla di se stesso, di quando era ragazzino, di un padre autorevole, di madri che spalmavano i corpi dei propri figli di unguenti perché gli arti crescessero lunghi, di una cultura lontana, ma con la quale attraverso le sue parole è facile empatizzare

Chissà se parlo al vento 
nel chiederti perché 
continua a starmi accanto 
vorrei ma non vorrei 
scoprire che tra noi 
non c'è mai stato niente 

Il suo viaggio in Italia, le illusioni, l'orgoglio che fa dire basta alle incessanti umiliazioni,
un orgoglio fatto proprio dagli insegnamenti paterni ora molto vicini e un lieto fine con lui che incontra una donna salentina, evidentemente speciale, che lo aiuta a scrivere la sua storia.

Senza un lamento 
ti sorrido ma nascondo il pianto 
noi vicini ma lontani dentro 
e la voce muta di un tormento 
ferma il tempo in ogni suo momento 

E' una storia vera che mi colpisce a tal punto che cerco quel ragazzo nei giorni successivi, ma nulla. 
Amadou, così il suo nome, non l'ho più rincontrato
Al suo posto si sono avvicendati altri suoi connazionali, con collanine, occhiali e cd.
In ognuno di loro ho riletto la sua storia e così quando si è avvicinato un ragazzo con in mano il solito plico di cd masterizzati non ho saputo dire di no, non per il cd, ma per non ledere orgoglio e  dignità che i racconti di Amadou avevano loro restituito.

E' pura sensazione ma avverto come se scoppiasse il mondo adesso.





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