Nuovo cinema

Nuovo cinema

lunedì 19 dicembre 2011


Ho pensato che ci sono diverse persone alle quali quest' anno non farò personalmente i miei auguri e questo non perché non le pensi o non vorrei che le cose fossero come erano, ma perché i rapporti si evolvono e bisogna accettarlo.
Personalmente ho la capacità di lasciare immutato nella mia memoria ogni ricordo piacevole vissuto con alcune persone al punto tale da riviverlo mentalmente quante volte ne ho bisogno. Purtroppo mi rendo conto che questo vale solo per me e non per le persone a cui penso così intensamente che non sembrano passati mesi o addirittura anni di totale silenzio o assenza di rapporti reciproci.
E' a loro che dedico questo post, ché quelli ancora in piedi mi vedranno rompere le scatole nella forma più tradizionale, ossia per voce.

Questo, dei Natali vissuti, è quello più a misura di Natale.
Pochi acquisti, pochi panettoni, poche offerte, pochi soldi.
Più volte ho temuto di uscire e ritrovarmi come ogni anno bloccata nel traffico, impossibilitata a trovare un parcheggio con il film mentale che partiva dal momento dell' accensione del motore e che mi vedeva girare per ore gli isolati nella speranza di un buco che si libera.
Niente di tutto ciò e per i negozianti, solitamente stressati e ai limiti dello scortese in questo periodo, si diventa merce rara.
Giorni fa entravo in un negozio monomarca per un presente.
Fuori pochi passanti, un silenzio colpevolizzante per gli acquisti spropositati aleggia nell' aria.
Chiedo l' oggetto e la signora inespressiva infila un guanto grigio per poterlo prendere e mostrare.
E' piccolo e in onestà il suo valore nominale non dovrebbe superare i 20 euro, ma quella stellina bianca gli conferisce ben altro prezzo.
Il mio acquisto si completa.
Fuori sempre il solito silenzio e mi rendo conto che la calca per strada, i pacchetti in mano, i " mi dispiace, ma è finito" sono come la musica di fondo negli ipermercati, che il rumore dei tacchi della gente che si affretta all' ultimo minuto è la migliore delle azioni di marketing, tanto che io inventerei i walk center, centinaia di ragazzi che camminano e fingono di essere interessati agli acquisti per indurre agli acquisti.
E per sentirsi meno fuori contesto per una stellina bianca.