Nuovo cinema

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lunedì 16 aprile 2012

Titanic 3D

Il cinema lo proiettava ieri, giornata del centenario dal suo affondamento, ovviamente il fatto che fosse stato girato senza prevedere l' evoluzione del 3D non consente di apprezzare in alcuna scena l' utilizzo di questo adattamento a posteriori.
Nulla si è aggiunto, purtroppo.
Ma non si è perso nulla del fascino della proiezione del '97, la sala cinematografica era piena dalla prima all' ultima fila come 15 anni fa e il pubblico aveva la stessa tensione ad ogni fotogramma di 15 anni fa.
Quello che non ricordavo erano gli improvvisi applausi liberatori per ogni prova superata dai protagonisti, pur essendo tutti consapevoli di essere lontani dal lieto fine.
Il film è ancora un buon film, anche se la tecnologia oggi avrebbe reso le scene ancora più spettacolari e la tensione ancora più soffocante, perché ogni informazione di carattere storico viene agganciata al filo della storia d' amore dei 2 protagonisti in modo spontaneo e naturale.
E' un film dunque da vedere preferibilmente al cinema anche dopo 15 anni, ma non con una tecnica del 3D del tutto superflua.

mercoledì 1 febbraio 2012

Questa mattina in auto, mentre la Pausini cantava qualcosa di copiato dallo stile da Elisa, riflettevo sulla fallibilità dei rapporti interpersonali quando questi diventano particolarmente intimi.


Qualche giorno fa ho acquistato una candela profumata, avendo trovato il suo profumo particolarmente eccezionale e corrispondente ai miei gusti, ho cercato quello stesso profumo anche per la persona.

Sono tornata da chi mi aveva venduto la candela per conoscere il nome dell' essenza e la risposta è stata " patchouli", ho chiesto dunque un profumo al patchouli, ma il risultato è stato deludente.

Sono andata da altri profumieri fino a trovare il costoso Reminiscence al Patchouli, risultato pessimo, odore forte, legnoso, antico.

Ho capito che dovevo cercare qualcosa che si combinasse al patchouli e che lo interpretasse in modo più gradevole; al momento ho preso il profumo di Reminiscence nella versione all' anice stellato e dopo averlo spruzzato aggiungo gocce di acqua di colonia al patchouli versione maschile, per spegnere l' effetto troppo dolce e da buona fatina del Reminiscence, ottengo così un profumo più maturo, più femminile, più di carattere, ma ancora non è perfetto, mi manca una nota di ambra e pepe che troverò presto.

Ecco, quello che andrò ad avere sarà il mio profumo, e lo sarà per sempre, perché voglio che chi lo senta mi veda comparire.

Nessun profumo da solo è stato sufficente a soddisfarmi e ho sempre avuto bisogno di varie combinazioni.
 
Ciò che non è soltanto gradevole o piacevole o un "buon profumo", ma il prodotto perfetto
è frutto di una realizzazione personale e non di una scelta di un prodotto preconfezionato.
 
I nostri sensi possono essere appagati in modo impeccabile realizzando noi stessi ciò che ci appaga completamente.

Ho provato a spostare questo ragionamento alla possibilità di successo delle relazioni personali intime, vedendo le persone che ci scelgono o che scegliamo come se fossero dei profumi.

Indubbiamente non potendo noi plasmare le persone come fossero merci, dovremo adattarci sempre a ciò che c'è sullo scaffale e trovando gradevole, piacevole o una "buona persona" chi avremo davanti instaureremo dei rapporti.

La piena soddisfazione non potrà essere raggiunta con una singola persona, ma abbinandone diverse, per ottenere personalmente il profumo perfetto.

domenica 29 gennaio 2012

Ben detto!


C'è questa storia che i tedeschi vogliono una società perfetta, una Europa perfetta senza Grecia e Italia.
C'è questa storia che li vede protagonisti di esternazioni di autostima esagerata e che alla fine qualcuno decide di rispondere per le rime.
Der Spiegel, quotidiano tedesco, prende a pretesto il naufragio del Concordia per elevare a generale l' errore di un singolo dipendente di un' azienda privata, la Costa crociere, e diffondere nel Paese idee razziste mai sopite.
Capita che in Italia un giornalista come Sallusti abbia il coraggio di replicare, invitando a tenere quel cumulo di pietre in tasca, ché ancora non sono passati anni sufficenti a dire dimenticato l' olocausto, anzi, certe teorie ribadite proprio il 27 gennaio paiono voler esprimere un orgoglio tutto personale per tale tragedia storica che "mano sul cuore" non crediamo sia stata dettata da incompetenza o errore umano.
Poi ci siamo noi Italiani, divisi in "Italia si, Italia no" e quelli che shhh, non diciamolo forte che metti che poi dobbiamo emigrare in Germania per lavoro e ci trattano male.
Che Sallusti piaccia o meno, le sue sono sacrosante parole.
La testata tedesca non credo che abbia un' autonomia tale da diffondere certi pensieri razzisti senza un grande lascia passare prima o addirittura un caldo invito.
Nessun Italiano dovrebbe avere la codardia di dubitare della negatività di certe affermazioni e del loro valore di offesa e che sarebbero d' obbligo delle scuse non fosse che gli Schettino, quelli che non si assumono la responsabilità delle proprie azioni, sono più di là che di qua.