Nuovo cinema

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martedì 18 febbraio 2014

Ammazziamo il Gattopardo

Nel prologo Friedman spiega il titolo:

Dobbiamo mandare a cuccia in via definitiva quell' animale, quella creatura che Giuseppe Tomasi di Lampedusa ci ha presentato in modo magistrale come l' esempio massimo della cinica resistenza al mutamento reale: " Se vogliamo che tutto rimanga com'è, bisogna che tutto cambi".

Si parte dalla Milano degli anni '80, la Milano da bere, la Milano capitale della finanza, come si diceva, e dove ognuno era al suo posto. Un far west per chi come Friedman ha una mentalità anglosassone, una "democrazia pluralista" per un Bettino Craxi.

L' economia italiana degli anni '80, così gioiosa e soddisfacente per tutti, non segue regole precise, ma adattamenti frutto di menti capaci, ma poco colte, menti italiane con la cultura dell' impasto.

Era un' Italia di poco mercato e tanto Salotto Buono

Per Friedman l'Italia di oggi ha solo qualche regola di mercato e di authority in più, ma pecca di assenza di autonomia delle istituzioni.
I nuovi uomini sono gli ex portaborse del pentapartito e dunque per trovare un vero uomo nuovo bisogna andare sugli under 40 ( il riferimento a Matteo Renzi ).

l' Italia é un paese di conservatori e corporazioni...in Italia chi fa la stecca nel coro viene silurato, chi esce dal branco viene stigmatizzato

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