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mercoledì 26 febbraio 2014

Governo


Di recente i commenti che ascolto sul nuovo governo Renzi sono incentrati sulla modalità antidemocratica di assegnazione del potere a quest' ultimo.
Abbiamo un altro presidente non eletto dal popolo.
Un presidente giovane e non bello, ma attivo.
Mi soffermo sulle critiche però del popolo che si è sentito defraudato del ruolo attivo in politica.
La domanda che ho posto alle persone che lamentavano l' assenza di democrazia è stata:
" e a cosa sarebbe servito?"
Sono decenni che nascondendosi dietro al parolone "democrazia" sono coltivati interessi personali tutt' altro che nobili.
La spesa pubblica è stata indirizzata all' acquisto dei voti e il popolo, in nome di un tornaconto personale, ha venduto la sua libertà, la sua intelligenza e il suo diritto alla democrazia.
Quando non si è degni di esercitare un diritto che è un potere notevole, è giusto essere defraudati dello stesso, come quando non si è dei buoni governanti e si viene sostituiti.
Se oggi si fosse proceduti ad un' elezione democratica avremmo avuto un incremento della spesa pubblica già alle stelle e delle scelte che forse con il benessere del popolo italiano tutto non avrebbero avuto molta attinenza.

Gli uomini non buoni temono sempre che altri non operi contro di loro quello che pare loro meritare. (da La mente di un uomo di stato)

Siamo in una fase storica che non esiterei a definire machiavellica, un sovrano sopra tutti perché il popolo tutto è da addomesticare. Siamo lamentosi verso i politici, ma siamo corruttibili e ormai lontani da ogni status deontologico.
Gli interessi da intaccare per una ricostruzione sincera sono tanti, se Renzi saprà essere non eccessivamente accondiscendente e non eccessivamente rigido, saprà muoversi senza figurare come il burattino dimolti.

Quel grande | che temprando lo scettro a' regnatori | gli allòr ne sfronda, ed alle genti svela | di che lagrime grondi e di che sangue (Ugo Foscolo)

 

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