Nuovo cinema

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domenica 22 novembre 2015

Avarizia e Via Crucis

Avarizia si apre con l' incontro tra Fittipaldi e due monsignori che avvertono l' urgenza di consegnare al giornalista una montagna di documenti importanti perché Francesco deve sapere.
Il prologo mi sarebbe sufficiente a non proseguire la lettura perché non gradisco l' impostazione come fosse il film Suburra, con gli sguardi attraverso i calici rivelazioni sussurrate e l' immagine di questi prelati che ti attendi si alzino di scatto dal tavolino del bar, inforchino i rayban, saltino sul primo scooter e sfreccino via aprendo la valigetta in pelle generando vortici di documenti alle loro spalle.
E' inutilmente macchiettistico.
Ma contiene documenti dello Ior, dell' Apsa, dei dicasteri, dei revisori dei conti chiamati dalla Consea, dunque proseguo.
" il volume che avete in mano può oggi illuminare per la prima volta l' intero tesoro del papa, quello controllato direttamente dal Vaticano. Una montagna di miliardi tra conti, investimenti finanziari, metalli preziosi e proprietà immobiliari che anche oggi continuano a provocare dietro le mura scontri furibondi tra fazioni contrapposte. ", scrive Fittipaldi.
Nei bilanci vaticani la Cosea scrive che i valori nominali sono notevolmente sottodimensionati e questo perché gli immobili sono registrati al costo di acquisizione o di donazione.
Le varie congregazioni sono detentrici di immobili che hanno un valore effettivo miliardario e che per rimetterli a reddito li affittano, ai vip.
Affitti troppo bassi o di favore sono uno dei punti critici esaminati.
Oltre all' immenso real estate si parla dei possedimenti Vaticani di azioni, liquidi, obbligazioni e asset finanziari.
La montagna di soldi del Vaticano è conservata allo Ior e all' Apsa ( ente che Bergoglio vorrebbe trasformare in banca centrale ), l' Apsa si muove come un istituto di credito e presta soldi in giro. E detiene oro, in lingotti.
Uno dei veicoli principali di ingresso di denaro sarebbero le fondazioni e l' obolo di San Pietro che in teoria dovrebbe essere destinato a opere di carità, ma in realtà viene utilizzato per necessità economiche dei dicasteri.
Insomma, il libro percorre in maniera concentrata le bugie, i conti segreti, i giochetti di una guerra sacra che non risparmia nessuno per il denaro. Denaro che arriva delle pompe di benzina, dalle farmacie che al contrario di quelle romane vendono prodotti scontati e accettano anche ricette di medici di Stati esteri, dai tabaccai ossia dal supermarket vaticano.
L' impero della santità non si alimenta della monetina lasciata nel cestino durante la funzione domenicale, per intendersi.

Via Crucis
Boom di vendite, 4 edizioni in 3 giorni , recita la copertina.
In vantaggio rispetto ad " Avarizia" perché battuto sul tempo ha venduto di più, ma è solo questo?
Il libro di Gianluigi Nuzzi abbandona lo stile sensazionalistico e da gomorra, per concentrarsi in modo più sobrio sull' inchiesta.
Anche in questo caso è un libro pro Francesco, perché lo sperpero di denaro da parte di chi governa la Chiesa e le pratiche di malaffare incluse la vendite delle procedure di beatificazione e santificazione non finiscano per ricadere sull' immagine del pontefice.
Il libro si apre con la lettura al pontefice dei documenti richiesti dallo stesso per conoscere la situazione della Chiesa e la presa di consapevolezza dell' assoluta mancanza di trasparenza nei bilanci della Chiesa.
Il libro si srotola in modo molto più armonioso di quello di Fittipaldi e non presenta nervosismi e approssimazioni di alcun tipo, sono presenti molti più documenti e approfondimenti.
Non è uno sguardo da fuori scandalizzato che ci viene fornito, ma una lettura analitica dall' interno.

Se dovessi consigliare uno dei due testi la mia scelta andrebbe indubbiamente su questo.

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